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Metodo educativo dei profeti - Abramo 11

Confrontare luce e oscurità per evidenziare la verità

23:02 - July 08, 2023
Notizie ID: 3489234
Tehran-Iqna- Uno dei metodi usati dal Profeta Abramo (AS) nella sua opera di educazione era il metodo del confronto

Confrontare luce e oscurità per evidenziare la verità

 

Il confronto tra diverse realtà è uno dei metodi che possono aiutare la crescita mentale e spirituale dell'individuo.

Le persone non sono uguali in termini di condizioni mentali e psicologiche. Ciò che piace a qualcuno può essere un tormento per un'altra persona. Ecco perché i metodi educativi indirizzati ad una persona possono essere diversi da quelli utilizzati per un'altra persona.

Uno dei metodi educativi usati dal Profeta Abramo (Che la pace sia su di lui) era il metodo del confronto.

Confrontando i comportamenti, un insegnante può creare un modello nella mente del suo studente in modo che egli possa trovare automaticamente la strada giusta. Confrontando i comportamenti e comprendere i punti deboli e di forza di ogni comportamento, si può raggiungere la fiducia in se stessi e uno status sociale più elevato.

L'Imam Ali (Che la pace sia su di lui) dice nel Hadith 121 della Nahj al-Balagha: "C'è grande differenza tra due tipi di azioni: un atto il cui piacere passa ma la sua (cattiva) conseguenza rimane, e un atto la cui difficoltà passa ma la sua ricompensa (ed effetto positivo) rimane".

Abramo (Che la pace sia su di lui) fece uso di questo metodo per persuadere gli idolatri ad abbandonare il loro politeismo. Ha paragonato i loro idoli impotenti a Dio:

1- Disse (Abramo): Vi ascoltano quando li invocate? O vi fanno del bene o vi recano danno? (versetti 72-73 della Surah Ash-Shuara)

2- Disse: Allora adorate anzichè Allah questi (gli idoli), che non possono né aiutarvi né farvi del male? (versetto 66 della Surah Al-Anbiya)

Interpretando questo versetto, l'Ayatollah Makarem Shirazi scrive: A che servono questi dèi che non possono parlare, non hanno capacità di comprensione o di ragionamento, non possono difendersi e non possono chiedere aiuto? Si crede in Dio perché è degno di essere adorato e questo non avrebbe senso nel caso di idoli inanimatie. Ciò che fece Abramo (AS) (facendo a pezzi gli idoli) dimostra che sono impotenti, non recano alcun vantaggio né possono causare danni.

Dopo aver mostrato loro che gli idoli non hanno alcun beneficio, Abramo inizia il secondo lato del paragone, mostrando loro che adorare Dio ha sia beneficio che vantaggio:

Disse: Avete visto ciò che voi e i vostri padri adorate? Sono i miei nemici, contrari al Signore dei mondi. Chi mi ha creato e mi guida. Chi mi nutre e mi dà da bere e chi, quando sono malato, mi guarisce. E quello che mi farà morire e poi mi riporterà in vita. E da chi mi aspetto che perdoni le mie colpe nel Giorno della Giudizio. (Surah Al-Shu'ara - 75-82)

In una situazione di questo tipo, dopo un simile confronto, non c'è più motivo di adorare gli idoli. È così evocativo che nessuno può rifiutarlo, anche se purtroppo ci sono alcuni i cui cuori sono malati e si ostinano a rifiutare di accettare la verità e cambiare i loro modi.

Il perchè di tale comportanto è stato spiegato dal Corano in diverse Surah. Il fatto è da ricercare nelle azioni di queste persone. Azioni negative nei confronti degli altri, come ruberie, menzogna, plagio, calunnia, violenza ingiustificata e altro, perpetrate per ottenere vantaggi. A questo si aggiungono atti immorali nei confronti di se stessi, atteggiamenti compiuti per ottenere piacere estremo, come la fornicazione e azioni simili. Tutto ciò nel tempo contamina l'anima di queste persone, portando una coltre di oscurità nei loro cuori. L'oscurità sedimentata nei cuori imperdirà loro di recepire la Luce di Dio e accettare la verità, anche quando questa è chiara e senza alcun equivoco.

Anche per questa categoria di persone comunque non tutto è perduto e, qualora lo decidessero seriamente, hanno la possibilità di uscire da questo stato di cose ed iniziare a purificare l'anima dall'oscurità. Ciò può avvenire modificando e correggendo la loro condotta verso gli altri e se stessi per poter man mano aprire il cuore alla Luce di Dio.

 

 

 

 

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